Alda apparteneva ad una famiglia di
modeste condizioni economiche ed era la mediana di tre fratelli. Alda frequentò
le scuole professionali preso l'Istituto “Laura Solera Mantegazza”, e portò
avanti anche la passione per la musica, studiando il pianoforte. Durante il
periodo della guerra, si trasferì a Vercelli da una zia, con tutta la famiglia,
per far ritorno a Milano solo a guerra conclusa. Nel 1950, Giacinto
Spagnoletti suo scopritore, sarà il primo a pubblicare un suo lavoro nell'
“Antologia della Poesia Italiana Contemporanea”. Nel 1947, Alda venne
ricoverata per un mese nell'ospedale psichiatrico di Villa Turno; fu il primo
dei suoi molti ricoveri. Tra il 1950 e il '53 Alda frequentò molto spesso la
casa di Salvatore Quasimodo al quale dedicherà “Le due poesie per Quasimodo”.
Nel 1953, sposò Ettore
Carniti,proprietario di alcune panetterie milanesi; nello stesso anno pubblicò
il suo primo volume di poesie “La presenza di Orfeo”,mentre nel 1955 pubblicò
“Nozze Romane” e “Paura di Dio”. Alda ebbe ben quattro figlie, la prima
Emanuela è nata nel 1955, al pediatra della bambina dedicò una raccolta dal
titolo “Tu sei Pietro” pubblicata nel 1961; le altre figlie nacquero negli anni
successivi, quelli che furono gli anni del suo silenzio, durati fino al 1972.
In questo triste periodo Alda venne internata nuovamente presso l'ospedale
psichiatrico “Paolo Pini”. Fra alti e bassi, tornò a scrivere poesie solo dopo
il 1979, con testi intensi, forti, dalle tinte drammatiche attingendo materiale
dalla sua passata esperienza in manicomio; nel 1984 la raccolta di questi testi
fu pubblicata con il titolo di “La Terra Santa” che nel 1993 vinse il Premio
Librex Montale.
Nel 1981, dopo penosa
malattia, Ettore Carniti morì; Alda rimase sola, con pochi soldi, ignorata dal
mondo letterario e poco dopo allacciò una relazione con il medico-poeta Michele
Pierri,di trent'anni più grande, relazione che fu coronata dal matrimonio.
Purtroppo quest'unione non era ben vista dai figli del medico che fecero di
tutto, durante gli anni della sua malattia, per allontanarlo da Alda. In
seguito a questo episodio, Alda cadde nuovamente in uno stato di depressione
che la portò di nuovo agli orrori dell'ospedale psichiatrico, questa volta a
Taranto, dove si era trasferita con Pierri e aveva vissuto per 4 anni. Durante
i 4 anni trascorsi a Taranto con Pierri, Alda continuò a scrivere poesie che
furono inserite in “Rime petrose” e nella raccolta “La gazza ladra”.
Nel 1986 Alda rientrò a Milano,
riallacciò vecchie amicizie, e tornò ad essere poeticamente attiva, ma ciò che
più conta sembrò ritrovare la serenità a lungo negata. Proprio nel 1986
pubblicò “L'altra Verità. Diario di una diversa” il suo primo libro in prosa.
Nel corso del 1989 Alda frequentò il caffè-libreria “Chimera” sito sui navigli
a poca distanza dalla sua abitazione, lì ebbe scambi frequenti con altri
letterati, in questo periodo nacquero libri come “Delirio Amoroso”, e nel 1990
“Il tormento delle figure”. Nel 1996 la sua raccolta di liriche “Poesia” vinse
il Premio Viareggio. Nel 1997 le venne assegnato il Premio Procida-Elsa Morante
e nel 1999 il Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri-settore
Poesia. Nel 2000 uscì una raccolta dal titolo “Folle è la Notte” contenente
poesie scritte fra il 1996 e il 1999. Nel 2002 uscì invece “Magnificat” con il
quale si aggiudicò il Premio Dessì per la poesia e nel 2005 una raccolta di
poesie, quasi tutte inedite, dal titolo “Nel cerchio di un pensiero”.
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