venerdì 21 marzo 2014

Una stella di nome Alda Merini

Alda Merini nacque a Milano, Porta Genova, il 21 Marzo del 1931; Alda un soffio di raggiante e intensa primavera che rapisce il cuore, poteva nascere in un giorno che non fosse il 21 Marzo?!Nonostante le ombre che l'hanno accompagnata durante la sua vita, Alda è luce viva per chiunque si avvicini alla sua poesia.




Alda apparteneva ad una famiglia di modeste condizioni economiche ed era la mediana di tre fratelli. Alda frequentò le scuole professionali preso l'Istituto “Laura Solera Mantegazza”, e portò avanti anche la passione per la musica, studiando il pianoforte. Durante il periodo della guerra, si trasferì a Vercelli da una zia, con tutta la famiglia, per far ritorno a Milano solo a guerra conclusa. Nel 1950, Giacinto Spagnoletti suo scopritore, sarà il primo a pubblicare un suo lavoro nell' “Antologia della Poesia Italiana Contemporanea”. Nel 1947, Alda venne ricoverata per un mese nell'ospedale psichiatrico di Villa Turno; fu il primo dei suoi molti ricoveri. Tra il 1950 e il '53 Alda frequentò molto spesso la casa di Salvatore Quasimodo al quale dedicherà “Le due poesie per Quasimodo”.

Nel 1953, sposò Ettore Carniti,proprietario di alcune panetterie milanesi; nello stesso anno pubblicò il suo primo volume di poesie “La presenza di Orfeo”,mentre nel 1955 pubblicò “Nozze Romane” e “Paura di Dio”. Alda ebbe ben quattro figlie, la prima Emanuela è nata nel 1955, al pediatra della bambina dedicò una raccolta dal titolo “Tu sei Pietro” pubblicata nel 1961; le altre figlie nacquero negli anni successivi, quelli che furono gli anni del suo silenzio, durati fino al 1972. In questo triste periodo Alda venne internata nuovamente presso l'ospedale psichiatrico “Paolo Pini”. Fra alti e bassi, tornò a scrivere poesie solo dopo il 1979, con testi intensi, forti, dalle tinte drammatiche attingendo materiale dalla sua passata esperienza in manicomio; nel 1984 la raccolta di questi testi fu pubblicata con il titolo di “La Terra Santa” che nel 1993 vinse il Premio Librex Montale.

Nel 1981, dopo penosa malattia, Ettore Carniti morì; Alda rimase sola, con pochi soldi, ignorata dal mondo letterario e poco dopo allacciò una relazione con il medico-poeta Michele Pierri,di trent'anni più grande, relazione che fu coronata dal matrimonio. Purtroppo quest'unione non era ben vista dai figli del medico che fecero di tutto, durante gli anni della sua malattia, per allontanarlo da Alda. In seguito a questo episodio, Alda cadde nuovamente in uno stato di depressione che la portò di nuovo agli orrori dell'ospedale psichiatrico, questa volta a Taranto, dove si era trasferita con Pierri e aveva vissuto per 4 anni. Durante i 4 anni trascorsi a Taranto con Pierri, Alda continuò a scrivere poesie che furono inserite in “Rime petrose” e nella raccolta “La gazza ladra”.

Nel 1986 Alda rientrò a Milano, riallacciò vecchie amicizie, e tornò ad essere poeticamente attiva, ma ciò che più conta sembrò ritrovare la serenità a lungo negata. Proprio nel 1986 pubblicò “L'altra Verità. Diario di una diversa” il suo primo libro in prosa. Nel corso del 1989 Alda frequentò il caffè-libreria “Chimera” sito sui navigli a poca distanza dalla sua abitazione, lì ebbe scambi frequenti con altri letterati, in questo periodo nacquero libri come “Delirio Amoroso”, e nel 1990 “Il tormento delle figure”. Nel 1996 la sua raccolta di liriche “Poesia” vinse il Premio Viareggio. Nel 1997 le venne assegnato il Premio Procida-Elsa Morante e nel 1999 il Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri-settore Poesia. Nel 2000 uscì una raccolta dal titolo “Folle è la Notte” contenente poesie scritte fra il 1996 e il 1999. Nel 2002 uscì invece “Magnificat” con il quale si aggiudicò il Premio Dessì per la poesia e nel 2005 una raccolta di poesie, quasi tutte inedite, dal titolo “Nel cerchio di un pensiero”.

Alda si è spenta a Milano, all'età di 78 anni, il 1° Novembre del 2009 consumata da un tumore alle ossa; per lei funerali di stato. Alda Merini è stata considerata una delle maggiori poetesse del 900. 

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