martedì 25 marzo 2014

Poesie di Emily Dickinson

Notti selvagge, notti selvagge!
Fossi insieme a te notti selvagge sarebbero
la nostra ricchezza.
Inutili i venti per un cuore in porto - 
mappa e bussola si mettono da parte
navigando nell'Eden - 
Ah, il mare!
Potessi stanotte gettare l'ancora in te!

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Non avessi mai visto il sole
avrei sopportato l'ombra
ma la luce ha aggiunto al mio deserto
una desolazione inaudita.

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La fiamma rossa - è il mattino -

la viola - il mezzogiorno -
la gialla- il tramonto
e dopo è  il nulla.

Ma a sera infinite scintille
rivelano la vastità bruciata -
il territorio d'argento
non ancora distrutto.

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Morii per la Bellezza, e non appena
mi ebbero accomodata nella tomba
un uomo morto per la Verità
venne deposto nella stanza attigua.

Mi chiese piano perchè fossi morta.
"Per la Bellezza", gli risposi pronta,
"Io per la Verità", soggiunse lui.
"Sono una cosa sola, siam fratelli".

Come parenti incontratisi una notte,
conversammo da una stanza all'altra,
finchè il muschio ci raggiunse le labbra,
ricoprendo per sempre i nostri nomi.

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Un sepalo, un petalo e una spina
In un normale mattino d'estate
Un fiasco di rugiada, un'ape o due,
Una brezza, una capriola fra gli alberi,
Ed io sono una Rosa!


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